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Se l'Italia come stato unitario non ha che centocinquanta anni, l'idea e il nome stesso di Italia sono molto più antichi. In questo libro inconsueto Bruni ha inteso raccontare la «preistoria» di questa idea: l'Italia prima dell'Italia. Dagli Italòi che, secondo Antioco di Siracusa che scriveva nel quinto secolo a.C., abitavano la parte meridionale della Calabria all'Italia descritta da Plinio e celebrata da Virgilio in lode di Augusto, all'Italia unificata dalla lingua secondo Dante, e poi via via attraverso gli scrittori, gli artisti, i geografi del Rinascimento e della Controriforma, allorché l'Italia è una solamente nella letteratura e nella sua lingua, sino all'emergere del principio di nazionalità alla fine del Settecento, Bruni conduce il lettore in un personale percorso che attraversa le discipline (la storia, la storia della lingua, la letteratura) e affonda nella stratigrafia più che bimillenaria di quell'Italia che oggi, non senza polemiche, si appresta a celebrare la propria unificazione.